Risultati aggiornati al: 06/12/2013
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Il progetto "MASSIMO" si propone di studiare la risposta del patrimonio architettonico e monumentale alle sollecitazioni sismiche in funzione della geologia di superficie, delle irregolarità topografiche e delle proprietà elastiche ed anelastiche dei terreni e dello stato di conservazione dei beni che insistono su di essi. I principali risultati ottenuti nel primo semestre di attività sono significativamente coerenti con la tempistica del progetto MASSIMO, in particolare sono state migliorate le conoscenze di carattere geofisico relativamente alle province oggeto del PON (Cosenza, Vibo Valentia e Reggio Calabria). E' stato avviato l'aggiornamento e la sintesi del data-base dei dati sismografici disponibili per il territorio calabrese e per quelli immediatamente circostanti (Arco Calabro Peloritano). In questa fase, sono risultati particolarmente utili le registrazioni dell'attività sismica a bassa energia ed alta frequenza. Utilizzando le proprietà delle onde sismiche sia di volume che e di superficie contenute nel rumore sismico si sono ottenuti i profili verticali di Vs caratterizzanti il contatto sedimentario - bedrock cristallino e sedimentario marino nella valle del Crati nei pressi di Cosenza, mentre nell'alto strutturale di Vibo Valentia si sono messi in evidenza caratteristiche di amplificazione dello scuotimento del terreno dovuto a possibili effetti topografici in cresta dove e' situata la città. SI è progrediti sulla definizione dei modelli sismogenetici e si sono portati avanti studi e ricerche di sismologia storica. Sono stati identificati gli edifici su cui si installeranno i sensori analizzati : a Reggio Calabria l'edificio realizzato in cemento armato di proprietà pubblica, che attualmente ospita la Prefettura, Per l'area di Cosenza edifici storici nel quartiere Santa Lucia e per Vibo Valentia un edificio residenziale in muratura. Per il telerilevamento si sono selezionati dati EO e strumenti per l'analsi dei beni culturali prescelti