Risultati aggiornati al: 25/01/2016
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Le attività di RI e SS del progetto PROFOOD hanno come obiettivo lo sviluppo di un sistema di certificazione univoco ed oggettivo dei prodotti lattiero-caseari siciliani, allo scopo di garantire il consumatore da possibili frodi, ma anche di consentire e promuovere la salvaguardia di categorie di produzioni considerate a rischio. La possibilità di certificare l'origine e l'identità dei prodotti lattiero-caseari anche attraverso la loro caratterizzazione, la caratterizzazione del sistema di allevamento e la certificazione del benessere degli animali, infatti, potrebbe fornire incentivi per lo sviluppo di aree marginali, per la conservazione ed il mantenimento di particolari razze locali, a tutela della biodiversità siciliana.
Il progetto PROFOOD si è articolato in 5 Obiettivi Realizzativi:
O.R 1: Identificazione, autenticazione e tracciabilità genetica
dei prodotti lattiero-caseari.
O.R 2: Caratterizzazione e tracciabilità del sistema di
alimentazione e valutazione del benessere animale mediante
l'utilizzo di specifici marcatori chimici.
O.R 3: Applicazioni di nutrigenomica per la valutazione delle
interazioni tra alimentazione e specifici loci genomici,
finalizzate all'incremento del valore salutistico ed alla
tracciabilità dei prodotti lattiero-caseari siciliani.
O.R 4: Definizione di sensori elettrochimici per l'individuazione
della varianti della K caseina nel latte destinato alla
caseificazione e applicazioni SPRi per la rilevazione nei latti di
patogeni maggiori.
O.R 5: Definizione di un centro servizi ICT per la gestione dei
processi di autenticazione e certificazione dei prodotti
lattiero-caseari; studio di un prototipo di analisi e
campionamento.
I risultati sono stati perseguiti mediante l'utilizzo di particolari tecnologie innovative basate, da un lato su analisi genomiche di marcatori molecolari, attraverso tecnologie High Throughput per l'identificazione della specie animale e la tracciabilità di razza, giacché alcune delle più importanti produzioni lattiero-casarie sono monorazza, dall'altro su marcatori biologici, per verificare e tracciare sia l'autenticità della provenienza territoriale, sia il sistema di allevamento e il livello del benessere animale negli allevamenti siciliani. D'altra parte l'approccio nutrigenomico ha consentito di valutare e tracciare le interazioni esistenti tra nutrizione e genoma e gli effetti che tali interazioni esercitano sulla qualità dei prodotti zootecnici. Infine, le strategie del progetto hanno anche permesso la messa a punto di metodologie basate su un sistema di "Surface Plasmon Resonance Imaging" (SPRi), per rivelare la presenza di basse concentrazioni di alcuni microrganismi patogeni, responsabili di patologie che pregiudicano la qualità della materia prima, con grave danno, essendo le produzioni a DOP ottenute con latte crudo.