Risultati aggiornati al: 16/07/2015
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Attraverso attività di RI e SS, il progetto punta alla realizzazione e allo sviluppo industriale di un sistema di irrigazione di tipo innovativo in grado di ridurre i consumi di acqua di falda e i rifiuti di materie plastiche (dei tubi), generando al tempo stesso un ciclo eco-compatibile, tale da ridurre anche i consumi energetici e l'inquinamento del terreno dovuto ai fertilizzanti. L'innovazione contenuta nel sistema deriva dalla possibilità di impiego di acque reflue urbane mediante sistemi di sub-irrigazione basati su tecnologie eco-compatibili e dalla sua biodegradabilità.
Il progetto SIBAR si è articolato in 6 Obiettivi Realizzativi: (1) studio dell'impatto dei risultati attesi; (2) analisi preliminare; (3) primo ciclo di prove di campo estive; (4) primo ciclo di prove di campo invernali; (6) secondo ciclo di prove di campo estive; (7) secondo ciclo di prove di campo invernali; (5) analisi preliminare di fattibilità industriale. Fine ultimo del progetto è stato quello di individuare i limiti per lo sviluppo industriale di nuove tecnologie per l'irrigazione, tali da permettere: l'impiego di acque reflue urbane, l'impiego di materiali bio-degradabili per le tubazioni, l'inserimento di sostanze allelopatiche negli erogatori e l'inserimento di sostanze batteriostatiche negli erogatori. L'insieme di queste tecnologie potrebbe consentire sviluppi maggiormente sostenibili degli attuali al settore delle colture orticole e degli alberi da frutta. Dal punto di vista metodologico, il lavoro si è sviluppato secondo le fasi seguenti: definizione dei parametri quantitativi da conseguire, ricerche e analisi sui prodotti esistenti, identificazione delle tecnologie più idonee per il raggiungimento degli obiettivi e loro implementazione su scala significativa, prove in laboratorio e/o prove in campo per la verifica dei risultati attesi e ritorno di esperienza per il miglioramento delle prestazioni ottenute. Per quanto riguarda l'impiego di ARU, è stato attrezzato un campo in località San Michele di Ganzaria (di proprietà dell'Università di Catania) con nuovi sistemi di irrigazione e sono stati svolti quattro cicli di prova (due estivi e due invernali), a seguito dei quali è stato effettuato il controllo dei parametri fisico-chimici dei prodotti ottenuti. Analogamente, ma in scala ridotta, si è proceduto per le colture arboree. I risultati ottenuti consentono di confermare la fattibilità industriale delle procedure proposte. Relativamente alla produzione di tubi biodegradabili, si sono reperiti sul mercato alcuni materiali adatti allo scopo e sono stati realizzati i necessari quantitativi di tubi per i test funzionali e per le prove di campo. Sono state necessarie più prove per convalidare un dimensionamento e un procedimento costruttivo di questi tubi. I risultati ottenuti, se sono tecnologicamente soddisfacenti, vedono attualmente la loro implementazione su scala industriale ostacolata dai costi di produzione. Si progetta pertanto l'inserimento di questi prodotti in una filiera del recupero, tramite consorzi o accordi con i distributori. La produzione di erogatori con sostanze allelopatiche ha seguito lo stesso procedimento, allo scopo di individuare le procedure adatte per l'inserimento della cianammide nelle plastiche degli erogatori. I test svolti supportano la fattibilità dei metodi individuati. Infine, la produzione di erogatori con sostanze batteriostatiche ha richiesto l'esecuzione di test su quantitativi variabili di tali sostanze. Anche in questo caso si è ottenuta conferma delle ipotesi di partenza, con il raggiungimento di risultati che comprovano l'esistenza di valide piste di sviluppo industriale di simili prodotti.
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