Descrizione
|
Il progetto consiste nella realizzazione di un centro di ricerche interdipartimentale denominato “Bio-nanotech Research and Innovation Tower (BRIT) - Creating bridges between University, large undertakings and SMEs”, operante nell’area scientifico-tecnologica delle nano-biotecnologie, settore strategico a livello regionale, nazionale e internazionale, nel quale l’Università dispone di competenze e di strutture di ricerca, partecipando, tra l’altro, ai cluster innovativi rappresentati dal Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nanosistemi e al costituendo Distretto ad alta tecnologia Bio-Medico della Sicilia.Il BRIT, che sarà realizzato e gestito direttamente dall’Ateneo e che si configurerà come autonomo “centro di ricerca finalizzato”, ai sensi dell’art. 32 dello Statuto, occuperà oltre la metà degli spazi della cosiddetta “Torre biologica”, un complesso edilizio in fase di avanzata realizzazione da parte dell’Università, nell’area del comparto 10 del centro universitario di via santa Sofia, in comune di Catania, previsto dal Piano triennale delle opere pubbliche dell’Ateneo per il 2008-2010: la rimanente parte del complesso edilizio sarà destinata ad aule e laboratori didattici, a studi dei ricercatori e uffici dei Dipartimenti ivi trasferiti, nonché al Museo di zoologia.Il progetto di potenziamento strutturale – che si riferisce esclusivamente al BRIT – prevede:- la progettazione e la realizzazione delle opere edili e degli impianti tecnologici relativi agli immobili che ospiteranno il BRIT;- l’acquisto delle attrezzature e delle strumentazioni scientifiche necessarie alle attività di ricerca del centro;- la realizzazione di reti di collegamento per la messa in rete del centro con gli altri laboratori di ricerca dell’Università e con altri centri di ricerca italiani ed esteri;- la realizzazione di specifiche attività di formazione.Il progetto di potenziamento strutturale prevede la realizzazione di:- due laboratori di ricerca, interagenti, dedicati all’attività di ricerca, prevalentemente di tipo applicativo, nei settori delle bio e delle nano tecnologie, suddivisi in piattaforme funzionali;- tre strutture di servizio direttamente funzionali alle attività di ricerca:- lo stabulario in cui sono allevati gli animali da esperimento;- il centro di calcolo per la simulazione di sistemi complessi;- il centro per la diffusione e la valorizzazione dei risultati.Il progetto presenta importanti elementi di novità e di discontinuità rispetto ad analoghi interventi realizzati dall’Università in passato.E’ concepito quale aggregazione delle competenze e “facility” di Ateneo: l’Università si prefigge di potenziare e rendere competitive le proprie strutture di ricerca mediante la creazione di un grande centro di ricerca di Ateneo, al quale avranno accesso non meno di 150 docenti e ricercatori, afferenti a diverse aree scientifico-disciplinari e a diversi Dipartimenti. Il carattere di multidisciplinarietà dell’area delle nano-biotecnologie richiede l’integrazione di competenze eterogenee, come quelle di chimica delle nanoparticelle, di chimica-fisica, di chimica del riconoscimento molecolare, di fisica dello stato solido e dei materiali, di biofisica, di biodinamica di nanosistemi nel mezzo biologico, di biochimica e biologia cellulare, di genomica, informatica, ingegneria, microbiologia, genetica, patologia, fisiologia, farmacologia, epidemiologia, ecc.Il BRIT sarà aperto alle collaborazioni scientifiche che l’Università ha già in corso con numerosi centri di ricerca nazionali e internazionali e intende creare le condizioni di base per un ulteriore sviluppo di tali relazioni.Il centro fungerà da strumento operativo per la realizzazione dei programmi strategici di ricerca dei Distretti ad alta tecnologia ai quali l’Università aderisce, nell’ambito di ampi partenariati pubblico-privati, e per le attività di trasferimento tecnologico nell’area delle nano-biotecnologie, anche attraverso il supporto a spin-off.
|