Descrizione
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Il progetto “Biolife: scienze e biotecnologie per la salute” è un progetto individuale che prevede il potenziamento strutturale dei poli di ricerca della SUN di Napoli, Caserta e Aversa e l’orientamento delle loro attività alla ricerca industriale, all’erogazione di servizi avanzati ed al trasferimento tecnologico. L’investimento, che si colloca in quello che il PON R&C 2007/2013 definisce quale settore “Salute e Biotecnologie”, rappresenta un importante tassello di una più ampia azione di sistema che coinvolge fortemente il mondo produttivo nelle fasi di progettazione e realizzazione dell’innovazione, azione che ha visto l’Ateneo svolgere il ruolo di motore, nell’ambito del PON R&C, di un importante progetto (costo 120 milioni di Euro, 93 soggetti pubblici e privati coinvolti) finalizzato alla realizzazione di un cluster biotech (progetto “Campania Bioscience”).Finalità principale del progetto è la realizzazione, attraverso la messa a sistema ed un potenziamento strutturale mirato delle piattaforme tecnologiche disponibili presso i poli di ricerca di Napoli, Caserta e Aversa, di una rete multidisciplinare di competenze e risorse umane e strumentali, articolata su più laboratori specializzati, in grado di erogare, all’industria farmaceutica e biofarmaceutica meridionale e nazionale, servizi di ricerca e “manufacturing” avanzati, in modo da strutturare, nelle regioni della Convergenza, network stabili tra soggetti pubblici e privati, incubare nuove imprese innovative, attrarre significativi investimenti industriali. Presso i su citati Poli saranno realizzate delle strutture di servizio e ricerca industriale nei seguenti ambiti: tossicologia, terapie cellulari, sviluppo e sperimentazione di nuove terapie farmacologiche, tecnologie fermentative, scienze “omiche”, AMS e IRMS “microdosing”, nuove tecnologie di “drug delivery” ed un pool di laboratori in grado di incubare spin-off di ricerca, in modo da realizzare un sistema integrato ed organizzato al servizio dell’industria farmaceutica nazionale.Il risultato finale del progetto sarà l’avvio, nei territori della c.d. Convergenza, di una vera e propria “filiera” integrata per la ricerca industriale in campo farmaceutico e biomedico, che permetta di operare sull’intero ciclo dell’identificazione, sviluppo e produzione di farmaci, medical device, vaccini e presidi diagnostici. La filiera realizzerà a regime, servizi di qualità certificata, coerenti con le stringenti norme regolatorie dell’impresa farmaceutica (GLP, GMP, GCP), nei seguenti campi:- sviluppo di nuove molecole ad azione farmacologica, dalle fasi iniziali di drug discovery fino al completamento dello sviluppo preclinico e all’autorizzazione alla sperimentazione sull’uomo;- sviluppo clinico di nuove molecole fino alla fase I ed, in, fino almeno alla fase IIA (Proof of concept) - messa a punto di processi di produzione di nuovi farmaci e biogenerici fino alla scala pilota fino alla produzione, in prospettiva, di lotti farmaceutici su commessa.Il progetto prevede anche l’avvio di un sistema di governance snello e flessibile e di un’apposita struttura organizzativa e gestionale “ad hoc” che svolgerà, oltre alle funzioni di coordinamento e monitoraggio delle azioni del Progetto, una funzione di interfaccia con il sistema industriale per l’erogazione dei servizi alle imprese e lo sviluppo di progetti di ricerca traslazionale, curando la valorizzazione dei trovati e la promozione a livello internazionale delle attività, in campo biomedico e biotecnologico, dell’Ateneo. Tale struttura evolverà, entro la fine del progetto cofinanziato dal MIUR, in una fondazione universitaria (ex D.P.R. 24 maggio 2001 n. 254), avente come Ente di riferimento la SUN, cui sarà demandata la gestione della rete di laboratori realizzata nell’ambito del Progetto.
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