Descrizione
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Lo sforzo di standardizzazione delle tecnologie informatiche applicate alla sanità ha ormai una storia pluriennale, di cui l'organizzazione HL7 è uno dei protagonisti. Fino a pochi anni fa, l'attenzione era concentrata sulla standardizzazione dei messaggi sanitari. In seguito l'attenzione si è rivolta alla struttura e al formato dei documenti sanitari - un risultato importante di quest'attività è lo standard HL7 CDA (Clinical Document Architecture), ormai universalmente accettato. A partire dal 2000, si è cominciata a diffondere la consapevolezza della necessità di un vero e proprio salto in avanti dell'architettura dell'informatica sanitaria, su due punti che appaiono sempre più critici: (i) la standardizzazione non solo di strutture di dati e di documenti ma anche dei protocolli che appare indispensabile per fare in modo che i nodi di un sistema massicciamente distribuito e aperto come il ''sistema'' sanitario globale possano realmente cooperare' ' (ii) l'automazione di una quantità importante di attività manuali di tipo ripetitivo e ancillare che pesano sulle attività a valore aggiunto (dei medici, dei laboratori di analisi, degli ospedali, ecc.) e penalizzano l'efficacia e l'efficienza del sistema, nel senso della capacità di prodigare al paziente il miglior servizio al minimo costo. L'ICT può contribuire sostanzialmente ad una soluzione sostenibile dei due problemi evocati per mezzo del dispiegamento di un'architettura di servizi (SOA - Service Oriented Architecture) per la sanità, standard e a livello globale. L'adozione di un approccio SOA infatti assicura la collaborazione complessa di un numero elevato di soggetti eterogenei (organizzazioni, applicazioni, utenti), situazione tipica del mondo sanitario, producendo una standardizzazione e interoperabilità dei servizi applicativi. A fronte di ciò, nel 2005 HL7 e l'Object Management Group (OMG) hanno iniziato insieme il progetto HSSP (Healthcare Services Specification Project), avente come obiettivi: (a) la definizione condivisa di una architettura di servizi globale per la sanità e (b) la definizione di una suite di servizi applicativi ''generici'' come standard. Nello specifico, l'attività del progetto HSSP si traduce nel: (1) l'identificazione dei servizi candidati per la standardizzazione, (2) la scelta delle priorità tra i servizi identificati e (3) la specifica dei requisiti funzionali e dei criteri di conformità per questi servizi Service Functional Model (SFM). L'adozione da parte degli attori (soggetti del sistema sanità, fornitori di prodotti e servizi d'informatica sanitaria) degli standard HSSP permette di intravedere la possibilità di un ecosistema sanitario globale capace di erogare diagnosi e cure in modo pertinente, efficace, efficiente e sostenibile. Il presente progetto HealthSOAF si propone di sviluppare un framework di servizi plug-and-play per un'architettura di servizi SOA d'informatica sanitaria di seconda generazione, basata sugli standard internazionali HSSP. Il framework HealthSOAF così realizzato consentirà l'integrazione trasparente delle funzioni sanitarie distribuite di back-end e un'interazione evoluta (Web 2.0) in front-end con e tra gli utenti - pazienti, operatori clinici, operatori gestionali, cittadini. Le attività di progetto previste inoltre consentiranno alle aziende e gli organismi di ricerca proponenti di perseguire i seguenti obiettivi: (i) partecipare come protagonisti del progetto HSSP, cambiando uno stato di fatto che vede la ricerca italiana da un lato produttrice di risultati rilevanti a livello internazionale, ma d'altro lato poco presente negli organismi internazionali di standardizzazione (HL7 per la sanità, ma anche l'OMG e il W3C)' (ii) produrre, attraverso la ricerca e la sperimentazione, implementazioni innovanti di servizi plug-and-play, standard, generic, resilient, knowledgeable (iii) produrre tali servizi non solo per il mercato italiano dell'informatica sanitaria, ma per il mercato mondiale.
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