Descrizione
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Il progetto prevede la realizzazione di una partnership pubblico-privata in ATS fra 20 co-proponenti, di cui 10 imprese private, 6 Università e 4 enti di ricerca, tutti con sede fra Puglia, Calabria e Sicilia. I soggetti attuatori delle attività sono 27, oltre a 6 soggetti terzi, di cui 3 fuori dall'area d'intervento. I partner hanno predisposto congiuntamente un programma di azioni integrate e sinergiche, scientifiche e tecniche per lo sviluppo della competitività del settore cerealicolo meridionale. L'integrazione prevede di aggregare competenze ed esperienze maturate dai soggetti privati, promotori dell'iniziativa (sementieri, produttori di materie prime, trasformatori), con quelle maturate da enti di ricerca pubblica nei campi della genetica, costituzione varietale, agronomico-gestionale, trasformazione, marketing e formazione quest'ultima con il contributo di tutte le componenti. Per gli aspetti agronomici, in una rete di 10 siti rappresentativi della variabilità territoriale del meridione, verranno messi a punto e collaudati protocolli agronomici (fattori tecnici e gestionali) per l'ottenimento di granelle di qualità legata anche al territorio. Tale attività coinvolgerà diversi partner (produttori, sementieri, trasformatori e laboratori di ricerca) e consentirà di sviluppare nuovi modelli di sistemi cerealicoli sostenibili. Per gli aspetti genetici, l'attività coinvolgerà 6 istituzioni di ricerca che identificheranno nuovi alleli per qualità, efficienza dell'uso dell'azoto e resistenza allo stress idrico e termico, linee d'introgressione, enzimi coinvolti nel metabolismo azotato del grano, marcatori molecolari per protocolli di MAS, marcatori SNP caratterizzanti varietà superiori per qualità ed adattabilità, genotipi resistenti a crittogame (ruggini, ecc.), protocolli per qualità e sicurezza alimentare, strumenti univoci per una tracciabilità di filiera. L'attività di costituzione coinvolgerà 10 partners pubblici e privati per individuare, in ambienti diversificati, varietà resistenti a ruggine e siccità, allevare e valutare migliaia di materiali genetici, individuare genotipi autoctoni resistenti allo stress idrico e termico e caratterizzate da adattabilità e qualità, nuove linee da proporre all'RNV. Alla trasformazione parteciperanno partners privati della prima e seconda trasformazione (8), produttori di materie prime (4) e istituzioni di ricerca (9) per aspetti qualitativi e tecnologici ' verranno messi a punto protocolli per la molitura a basso consumo energetico e rispetto ambientale, per l'estrazione di componenti bioattive dalla cariosside, tecniche di decorticazione del seme, separazione/arricchimento di componenti bioattivi per miscele e sfarinati di diversi cereali per nuovi prodotti da forno di alto valore nutritivo e salutistico. Per la seconda trasformazione, i partners di ricerca, in collaborazione con le imprese private, svilupperanno: nuove tipologie di pasta ''tipo tradizionale'' adatte a processi industriali, valorizzando componenti bioattive di materie prime e inoculi microbici mirati all'esaltazione delle caratteristiche aromatiche e organolettiche' protocolli per nuovi prodotti (pane, pasta, prodotti da forno, ecc.) a base di farro, avena e tecnologie di trasformazione per esaltare le proprietà funzionali e tecnologiche di materie prime per lo sviluppo di nuove filiere per prodotti, dietetici e nutraceutici. Creazione di una banca dati con marcatori DNA per le varietà analizzate nel progetto messa a punto di nuovi metodi di tracciabilità per l'identificazione di varietà, prodotti finiti e componenti contaminati per garantire la sicurezza alimentare, certificare e tutelare l'autenticità del prodotto e l'origine del processo produttivo. Le innovazioni e le tecnologie acquisite con il progetto, verranno introdotte nelle filiere mostrando che è possibile fare sistema e creare la crescita della competitività della cerealicoltura meridionale.
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