Descrizione
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Le potenzialità di sviluppo delle aziende del settore biomedicale sono oggi legate alla loro capacità di sviluppare nuovi dispositivi biomedicali in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti ospedalizzati, riducendo l'incidenza delle infezioni di malattie degenerative, producendo benefici per la salute dei pazienti e abbattendo i costi di ospedalizzazione. Il progetto mira allo sviluppo di nuovi dispositivi per il settore biomedicale e si articola in due obiettivi principali: 1. Sviluppo di dispositivi biomedicali a base polimerica '' ftalati e/o PVC free'' 2. Sviluppo di dispositivi a funzionalità programmata. Nella prima parte del progetto sarà studiata la realizzazione di un filtro multifunzionale per i trattamenti di emodiafiltrazione, realizzato con materiali filtranti funzionalizzati con gruppi chimici ''biomimetici'' in grado di catturare efficacemente patogeni, e di un dispositivo per il drenaggio e monitoraggio dei liquidi biologici con sistema a circuito chiuso, con materiali a funzione antibatterica, che permetta un controllo in tempo reale di alcuni parametri clinici importanti (flusso, acidità, presenza di sangue, ecc.). Tuttora il materiale utilizzato per la produzione dei dispositivi medicali, soprattutto monouso, è il PVC, la recente normativa ne ha sconsigliato l'uso per la presenza di notevoli quantità (circa 40-50%) di plastificanti a base di ftalati come il DOP, il DEHP, il DINP nella sua formulazione. Infatti, gli ftalati tendono ad essere facilmente rilasciati nell'acqua, nel sangue, nella saliva, e, essendo solubili nei grassi, il loro rilascio è facilitato nelle soluzioni che contengono lipidi, per cui l'utilizzo del PVC risulta pericoloso alla salute umana. Inoltre lo smaltimento dei materiali a base di PVC, provenienti da questo settore, viene interamente effettuato attraverso il processo di incenerimento che comporta l'emissione di notevoli quantità di diossine. Di fatto, in molte nazioni hanno già vietato l'uso del PVC nella realizzazione dei dispositivi biomedicali. Tutte queste circostanze inducono le imprese del settore a sviluppare dei dispositivi medicali sia con materiali a base di PVC ma privi di ftalati e ancora meglio con materiali privi di PVC. La sostituzione del PVC con nuovi polimeri implica anche la riprogettazione di tutte le linee e i relativi processi di preparazione. Il secondo obiettivo di questo progetto sarà centrato sullo sviluppo di drug delivery systems in grado di controllare la cinetica di rilascio del farmaco. Tali sistemi presentano il vantaggio di diminuire il numero di somministrazioni giornaliere, di evitare fenomeni di sotto/sovra-dosaggio, e di minimizzare gli effetti collaterali indesiderati. Inoltre, lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di fornire un rilascio di farmaci prolungato nel tempo (mesi o anni) rappresenta tutt'oggi una sfida nel trattamento di malattie croniche, quali ad esempio quelle oculari che colpiscono la zona posteriore dell'occhio. Nell'ambito di questo obiettivo saranno sviluppati sistemi a lento rilascio per brevi tempi (giorni o settimane) utilizzando idrogeli a base di polimeri di sintesi, polisaccaridi di origine naturale o utilizzando polimeri biodegradabili di origine microbica. Sarà studiata la possibilità di realizzare dispositivi con lunghi tempi di rilascio per il settore oftalmico, mettendo a punto inserti intravitreali a base di sistemi polimerici non biodegrabili contenenti un farmaco antinfiammatorio che sarà appositamente messo a punto nell'ambito di questo progetto. Sarà anche sviluppato un dispositivo transdermico per la veicolazione controllata di principi attivi (genisteina, ecc). Un'altra tematica riguarderà lo sviluppo di sistemi innovativi a base polimerica ad attività antimicrobica. Tali sistemi polimerici saranno preparati aggiungendo alla matrice polimerica, come additivi, nano cluster e nano particelle di argento, antimicrobici di origine naturale e sviluppando polimeri intrinsecamente antimicrobici
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