Descrizione
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Il progetto è incentrato sulla realizzazione di una filiera di produzione di idrogeno caratterizzata da unità on-site di media taglia (capacità di circa 50 Nm3/h), per la produzione di gas di sintesi ricco in idrogeno costituite da un reattore di reforming autotermico di metano e/o di combustibili liquidi, di origine fossile e rinnovabile, integrato con stadi di water gas shift, ossidazione preferenziale, moduli a membrana per la purificazione dell'H2 prodotto. Poiché l'H2 è prodotto prevalentemente da fonti fossili in impianti centralizzati, tale filiera può sostenere e accelerare la prima fase di sperimentazione e poi estendersi ad applicazioni distribuite dell'idrogeno (incluse le stazioni di rifornimento per i veicoli ad H2 e/o miscele CH4-H2 e lo sviluppo di sistemi ausiliari di potenza per la nautica) in affiancamento alla produzione di H2 da fonti rinnovabili. Le prospettive di espansione del mercato dell'idrogeno, le ricadute economiche ed occupazionali, la posizione del richiedente SOL, leader in Italia nella produzione e distribuzione di gas industriali, nonché la presenza di Processi Innovativi, società del gruppo TP-KTI, leader mondiale nella progettazione di impianti per la produzione di H2, fanno sì che lo sviluppo di una tecnologia che faciliti la produzione distribuita di H2 si inserisca in maniera coerente negli obiettivi strategici dell'impresa e dei suoi partner. I principali Istituti di Consulenza ed Analisi di rilevanza mondiale e i dati industriali concordano nel prevedere un consistente sviluppo di tale mercato in un periodo di 5-10 anni, fino a dimensioni di diversi miliardi di Euro all'anno. A supporto di tali previsioni vi sono programmi strategici di sostegno e sviluppo, ad es. il Piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (SET Plan) che riassume gli obiettivi dell'UE da raggiungere entro il 2020: 20% di riduzione delle emissioni di CO2, una quota complessiva pari al 20 % di energie rinnovabili nel mix energetico, miglioramento del 20% medio nell'efficienza energetica. In tale prospettiva l'idrogeno riveste un ruolo primario come dimostrato anche dall'iniziativa europea tecnologica comune per le celle a combustibile e l'idrogeno (FCH JU) in atto. Pertanto è necessario sviluppare un'azione di ricerca che, partendo dalle attuali conoscenze, metta a punto una tecnologia innovativa di produzione di idrogeno che coniughi: (i) elevata conversione dell'idrocarburo ed alta resa in H2 ' (ii) efficiente riduzione ed integrazione delle operazioni unitarie costituenti il processo in accordo con installazioni in ambienti meno sofisticati rispetto alle raffinerie e agli impianti petrolchimici. Vi è per SOL un forte interesse verso i possibili sbocchi di tali unità nel settore dei trattamenti termici industriali, in cui è presente con un volume annuo di affari di circa 10 M€ offrendo una ampia gamma di ''service'' con la messa a disposizione ad utenti finali di gas e miscele di gas necessari al trattamento ma anche di sistemi di generazione in situ a partire da CH4 (di cui oggi SOL vanta molte installazioni operative). Perciò una evoluzione di questi sistemi, sia in ottica ''compatta'', che ''multifuel'' e di ''flessibilità'' (ad es. prevedendo sistemi alternativi di riscaldamento tramite energia elettrica molto competitiva soprattutto in certi paesi dato il costo/kW più basso) comporterà per SOL vantaggi competitivi per avvicinare nuovi segmenti di mercato e superare alcune criticità attualmente vincolanti (es. spazio, disponibilità di combustibile di base, costi, etc.). Laddove tutti gli obiettivi del progetto fossero conseguiti, la disponibilità di questo prodotto innovativo potrà consentire a SOL, attraverso due-tre diverse fasi di sviluppo e nell'arco di un periodo di 5-10 anni (in linea con l'evoluzione concreta delle stime attuali sulle prospettive di mercato nel settore industriale ed energetico) di incrementare le proprie installazioni in modo significativo (+15-20%) nel campo dell'idrogeno.
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