Termina il 9 dicembre la consultazione pubblica del Piano Destinazione Italia, a conclusione della quale il documento, approvato il 19 settembre dal Consiglio dei Ministri, riceverà la definitiva approvazione dal governo.
Il piano si delinea lungo tre punti cardini: attrazione, promozione, accompagnamento ed è organizzato in 50 misure che riguardano vari settori, fisco, lavoro, giustizia, ricerca, rafforzamento della rete estera, miglioramento della reputazione dell'Italia all'estero. Nel piano, come anticipato in sede di presentazione, c'è anche un capitolo dedicato al Mezzogiorno, in cui si indica "come accompagnare gli investitori di fronte all'aggressione implicita o esplicita della criminalità ".
Gli obiettivi del Piano Destinazione Italia sono tutti coerenti con la necessità di creare un "business environment" migliore, competitivo e concorrenziale, che sostenga l'innovazione e la ricerca.
Come attrarre gli investitori stranieri in Italia? La risposta contenuta nel piano è semplice: occorre facilitare la vita degli investitori esteri e degli imprenditori italiani e puntare sull'immenso capitale e valore del nostro Paese che lo contraddistingue per la sua unicità.