La Commissione europea ha adottato oggi una strategia per
indirizzare l'economia europea verso un utilizzo più ampio
e sostenibile delle risorse rinnovabili.
L'obiettivo è creare una società più innovatrice conciliando le
esigenze di un'agricoltura e una pesca sostenibili con quelle della
sicurezza alimentare e con l'uso delle risorse biologiche
rinnovabili per fini industriali, tutelando allo stesso tempo la
biodiversità e l'ambiente.
Il piano è incentrato su tre aspetti chiave:
Il termine "bioeconomia" si riferisce a
un'economia che si fonda su risorse biologiche provenienti della
terra e dal mare, nonché dai rifiuti, che fungono da combustibili
per la produzione industriale ed energetica e di alimenti e
mangimi. I rifiuti organici, ad esempio, rappresentano una risorsa
potenziale importante in alternativa ai concimi chimici o per la
conversione in bio-energia. La bioeconomia europea vanta già un
fatturato di circa 2.000 miliardi di euro e impiega oltre 22
milioni di persone, che rappresentano il 9% dell'occupazione
complessiva dell'Unione europea. Comprende i settori
dell'agricoltura, della silvicoltura, della pesca, della produzione
alimentare, della produzione di pasta di carta e carta, nonché
comparti dell'industria chimica, biotecnologica ed
energetica.
Per la documentazione completa visitare il sito web della Commissione
europea