I primi 50 investitori mondiali comprendono 15 imprese dell'UE, 18 aziende statunitensi e 12 giapponesi. La casa automobilistica giapponese Toyota è in testa alla classifica, mentre la Volkswagen, che è la prima azienda dell'UE, è al terzo posto (con 7,2 miliardi di EUR investiti). La prima impresa italiana è la FIAT (52 posto) seguita da Finmeccanica (56^ posizione).
Secondo recenti dati pubblicati dall'Eurostat, nel 2011 la spesa complessiva per la ricerca nel settore pubblico e privato nell'UE ha raggiunto il 2,03% del PIL, rispetto al 2,01% del 2010. Ciò è dovuto principalmente ad un aumento della spesa nel settore privato.
Gli investimenti complessivi delle imprese contenute all'interno del quadro di valutazione mostrano che gli Stati Uniti sono ancora davanti all'UE, e ciò è dovuto al numero maggiore di imprese ad alta tecnologia presenti negli Stati Uniti (178,4 miliardi di EUR contro 144,6 miliardi di EUR). Tra le prime 100, le imprese con gli aumenti maggiori della spesa di R&S sono quelle del settore delle TIC. Altre aziende tra le prime 100 che hanno registrato impennate nei livelli di investimento in R&S appartengono al settore automobilistico e dei pezzi di ricambio, alcune delle quali con sede nell'Unione europea, come ad esempio la BMW (21,6%) e la Renault (19,4%).
Nell'Unione europea le cifre relative all'aumento della R&S nel 2011 sono in larga misura legate al settore automobilistico (crescita pari a 16,2%), che rappresenta la quota più consistente di investimenti in R&S nell'UE (25%). Le imprese con sede in Germania, che rappresentano circa un terzo degli investimenti complessivi in R&S nel settore privato nell'UE, hanno registrato un aumento degli investimenti in R&S pari al 9,5%. Le aziende nel Regno Unito e in Francia, che rappresentano anch'esse una larga fetta della ricerca nel settore privato, hanno registrato una crescita rispettivamente del 13,1% e del 7,6%.