Consapevoli che la normativa nazionale ed europea, in vigore, non fosse idonea ad affrontare la complessità delle infrastrutture di ricerca, proprie di partner internazionali, la Commissione Europea ne propose, nel luglio 2008, un nuovo quadro legale. Così, dopo la battuta d'arresto subita dalle discussioni tra gli Stati membri lo scorso dicembre, i Ministri europei, durante l'incontro svoltosi il 28 e 29 luglio a Bruxelles, hanno accordato, tra gli altri, il quadro legale per le infrastrutture di ricerca. Attualmente, pertanto, i Paesi dell'Unione che vogliano ospitare strutture di questo tipo dovranno dichiarare, nella candidatura da presentare alla Commissione, di riconoscere le suddette come organizzazioni internazionali. In questo senso è stato anche aggirato il problema di come esentare le infrastrutture di ricerca europee dall'IVA, accettando la proposta, precedentemente suggerita dalla Presidenza ceca, di trattarle proprio alla stregua di organizzazioni internazionali. Nel promuovere la costituzione e la distribuzione di queste infrastrutture, i Ministri hanno poi sottolineato il loro prezioso contributo allo sviluppo delle regioni ed al conseguimento di una leadership europea in alcuni settori della ricerca.
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