La Presidenza dell'Unione Europea è stata affidata ieri, 1 luglio 2009, alla Svezia.
Il Primo Ministro Svedese, Friedrik Reinfeldt, consapevole dell'arduo compito appena intrapreso, ha dichiarato di voler puntare su di una stretta cooperazione tra i Paesi membri dell'Unione affinché l'Europa possa raggiungere obiettivi importanti quali, in politica internazionale, l'incremento dell'attività legata a tematiche d'interesse globale: pace, sviluppo, diritti umani e democrazia. Per quanto concerne il versante interno, la nuova Presidenza dovrà far fronte ad un'agenda non meno impegnativa. Tra le priorità della Svezia ci saranno, per i prossimi sei mesi, la crisi economica con le sue dilaganti conseguenze, disoccupazione in primis, i cambiamenti climatici nonché la giustizia, che punterà soprattutto ad una più efficace lotta alla criminalità di 'confine'. Va citato, inoltre, un altro aspetto del programma di lavoro che, nell'auspicare una maggiore competitività dell'Europa, mira ad investire nella ricerca e nell'istruzione, implementando anche la governance del SER (Spazio europeo della ricerca).
A questo scopo è stata, nuovamente, tirata in ballo la necessità di una cooperazione, nello specifico tra Stati membri, Commissione europea, università, infrastrutture di ricerca ed industria, per conseguire risultati di rilievo. Verrà, dunque, facilitata la mobilità dei ricercatori, migliorato il loro accesso alle infrastrutture di livello mondiale, rafforzata la partnership internazionale e resi accessibili i programmi europei, sia nazionali che regionali. È, inoltre, previsto tra gli audaci propositi svedesi un ritocco per rendere più efficienti l'utilizzo ed il coordinamento degli investimenti in materia di ricerca.
Notizie più dettagliate sono presenti sul sito della Presidenza Svedese dell'Unione Europea