Filippo Saracino, ricercatore Domanda: Filippo Saracino, 28 anni, laureato in biotecnologie, sei di Lecce, hai studiato a Milano, e oggi sei qui, perché? Risposta: Perché abbiamo deciso di portare in questa fantastica manifestazione che è il primo "Festival della Chimica Verde" gli esperimenti di didattica informale come si fanno al Museo della Scienza di Milano, dove io attualmente sto facendo un tirocinio formativo. E' la prima volta ed abbiamo avuto un ottimo dal punto di vista delle prenotazioni e abbiamo visto molto interesse da parte degli insegnanti, che anche qui hanno voglia di esplorare queste nuove modalità didattiche. Domanda: Che tipo di esperimenti stanno facendo oggi i ragazzi? Risposta: In questo laboratorio stiamo producendo il bioetanolo. Stiamo vedendo quanto è semplice produrre il bioetanolo, un combustibile verde utilizzato come additivo delle benzine nelle automobili. In un filmato da me realizzato si vede un forte collegamento tra la produzione del bioetanolo e un fenomeno che avviene nel nostro organismo, ovvero la formazione dell'acido lattico. I ragazzi vengono portati a relazionare quello che può fare un lievito producendo il bioetanolo e quello che fa il nostro organismo producendo l'acido lattico. C'è un forte parallelismo, e alla fine gli stessi ragazzi si rendono conto che esiste un'unica differenza consistente in un enzima presente nel metabolismo: altrimenti produrremmo bioetanolo anziché acido lattico! E' una cosa molto interessante. Paola, studentessa Liceo Scientifico "De Giorgi", Lecce Abbiamo preso un contenitore e abbiamo messo dentro acqua, glucosio e lievito di birra. In un altro bicchiere abbiamo messo acqua e cloruro di calcio. Abbiamo visto che il primo composto non si scioglie! Lucia de Lorenzis, Specializzanda in valutazione d'impatto ambientale Domanda: Lucia De Lorenzis, laureata in Scienze e tecnologie per l'ambiente, cosa ci fa oggi qui? Risposta: Sto facendo la specialistica in valutazione d'impatto e certificazione ambientale, e questa è la mia prima esperienza come animatore scientifico. Domanda: Come si comportano i ragazzi? Risposta: Abbiamo avuto classi molto tranquille e preparate, sapevano già tutte le risposte; le prime classi forse un po' meno preparate, ma alla fine con questi esperimenti stiamo riuscendo a far capire molte cose ai ragazzi, perché possono toccare con mano quello che effettivamente studiano a scuola. Eugenia Calò, insegnante Liceo Scientifico "De Giorgi", Lecce Domanda: I ragazzi nei laboratori sembrano divertirsi moltissimo. Risposta: Si, davvero moltissimo. L'esperienza li ha coinvolti. Devo dire che sono un po' pasticcioni, però riescono a portare a termine l'esperimento. Domanda: C'è una grande differenza di attenzione tra i ragazzi, tra quando devono ascoltare e quando possono fare. Risposta: Sicuramente: l'attività pratica li coinvolge, li tiene attenti e poi chiarisce tante altre cose. Purtroppo nelle scuole italiane non sempre è possibile frequentare laboratori; inoltre la nostra è una sede succursale in cui non ci sono molte possibilità di fare attività pratiche: per i ragazzi questa è la prima esperienza di laboratorio, e ne sono molto contenti.